No, secondo le ultime indiscrezioni e salvo nuovi cambiamenti di rotta la nuova riforma del catasto sarà in vigore dal 2019.
Cosa prevede la nuova riforma del catasto?
Tra le varie novità c’è il passaggio dal numero di vani alla metratura dell’immobile, ai fini del calcolo della rendita catastale. Quindi se prima il calcolo della rendita catastale si faceva partendo dal numero dei vani dopo la riforma catastale si farà in base ai metri quadri.
Come avverrà il passaggio dal numero dei vani ai metri quadri con la nuova riforma del catasto?
Qui occorre distinguere due casi. Il primo è il caso in cui al catasto sono presenti planimetrie catastali aggiornate e relativamente recenti (presentate in seguito a ristrutturazioni edilizie recenti). In tal caso i metri quadri reali sono già contenuti all’interno del file DoCFa presentato dal tecnico abilitato in occasione della variazione catastale. Nel caso in cui invece in catasto non siano presenti le planimetrie o queste siano obsolete il catasto farà una conversione d’ufficio partendo da una proporzione di circa 1 vano = 20 mq ca.
Entro quando sarà ultimata la riforma del catasto?
Le ultime indiscrezioni in materia di riforma del catasto parlano di un processo che durerebbe circa 5 anni ovvero fino al 31 dicembre 2019.
Come cambiano le categorie catastali con la riforma del catasto?
Con la nuova riforma del catasto saranno abolite e categorie catastali come sono ora (Categoria A, Categoria C, D, E…) e verrà prevista una nuova classificazione così organizzata: 0/1 alloggi in palazzine e condomini, 0/2 abitazioni isolate e villette a schiera, 0/5 cantine e soffitte, 0/6 box auto coperti e scoperti.
Dopo la riforma del catasto pagherò più tasse?
Secondo una stima dell’Agenzia delle Entrate ci sarà una riduzione del 30% della rendita catastale. Tale provvedimento sarà adottato per evitare che le nuove rendite risultino superiori ai valori di mercato. Secondo alcune simulazioni effettuate da alcune testate giornalistiche risultano degli incrementi che vanno dal 16% fino ad oltre il 300% per alcune città ma per avere dei dati certi occorrerà aspettare i provvedimenti definitivi e attendere che la riforma del catasto sia conclusa.
Cosa sono le Commissioni Censuarie e che ruolo avranno nella prossima riforma del catasto?
Si dividono in Commissioni Censuarie locali e centrali e avranno il compito di rivedere le rendite e il valore patrimoniale degli immobili per allinearli il più possibile ai valori di mercato.
Saranno inoltre definite le sezioni catastali (catasto fabbricati, catasto urbano e catasto terreni).
Come sarà calcolato il nuovo valore catastale dopo la riforma del catasto?
Il calcolo della superficie catastale sarà effettuato secondo una formula matematica che trasforma il numero di vani in metri quadri, secondo dei coefficienti quali la presenza o meno di ascensori, affacci, centralità, classe catastale… con un principio simile a quello utilizzato per le Tabelle Millesimali.
In linea di massima saranno previste delle microzone (frazionando virtualmente il territorio comunale in base alle caratteristiche omogenee delle varie zone), per ogni tipologia di unità immobiliare (ufficio, negozio, box, villa, abitazione) sarà calcolato il “valore medio di mercato” a cui verranno applicati dei coefficienti correttivi in base all’età dello stabile, finitura, destinazione d’uso, grado di finitura (pregio, popolare…) e in base a tutti questi valori verrà calcolato il valore unitario del metro quadrato.
Come si calcolano le superfici catastali nel computo dei metri quadri?
Da questo punti di vista nulla è mutato e restano validi le indicazioni del DPR 138/98 per il calcolo della superficie catastale ovvero:
- i muri interni e perimetrali esterni fino a uno spessore di 50 cm si computano per interi mentre le pareti divisorie comuni si contano al 50% fino a uno spessore massimo di 25 cm
- le scale, gli ascensori interni e le rampe si computano valutando la loro proiezione orizzontale
- le cantine e le soffitte si contano al 50% se collegate direttamente all’unità immobiliare, al 25% in altro caso
- se di pertinenza esclusiva i terrazzi e i balconi si computano al 30% fino a 25 mq e al 10% per la quota eccedente (se comunicanti con la casa)
- la superficie degli accessori di altezza utile inferiore a 1,50 mt non viene computata
- saranno introdotti dei valori migliorativi per i fabbricati a basso impatto ambientale
Come cambia la rendita catastale con la nuova riforma del catasto?
Il valore della nuova rendita catastale sarà calcolato partendo dal valore di locazione anno (calcolato al metro quadro) fornito dall’ OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare) e moltiplicato da un indice che tiene conto di alcuni fattori quali i costi di manutenzione, adeguamento degli impianti, assicurazioni…
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