Se hai deciso di ristrutturare casa la prima cosa che ti consigliamo di fare è quella di individuare un tecnico abilitato che vi possa seguire e assistere in tutte le varie fasi della ristrutturazione e che di seguito andiamo ad analizzare.
Individuazione degli interventi possibili
A volte può sembrare banale ma pensiamo di effettuare delle opere che poi non sono realizzabili (spostamento muri portanti, spostamento divisioni interne che non rispettano i rapporti areo-illuminanti o le misure minime richieste dal regolamento edilizio…).
Redazione del Progetto
Individuati gli interventi da realizzare si passa alla redazione del progetto e nel contempo del capitolato tecnico di ristrutturazione che servirà come base comune alle varie imprese che saranno invitate a presentare un preventivo. Questo aspetto è molto importante e non va sottovalutato perchè potrà risultare determinante nella scelta dell’impresa esecutrice dei lavori quando decidiamo di ristrutturare casa.
Presentazione pratica edilizia
Definito progetto e capitolato si procede da una parte con la presentazione della pratica edilizia. La pratica da presentare in comune dipenderà dalla tipologia degli interventi che si andranno a realizzare nell’attività di ristrutturazione casa:
- in caso di semplici opere interne si presenta una CIL asseverata dal tecnico abilitato e dal committente. Questa pratica non richiede un’approvazione del comune e i lavori possono iniziare contestualmente alla presentazione in comune
- in caso di opere che richiedono l’approvazione da parte dell’ufficio tecnico comunale occorrerà attendere i relativi tempi che possono essere 30 gg per una SCIA oppure diverse settimane per un permesso di costruire
Scelta delle Imprese
Presentata la pratica in comune e/o ottenuto il provvedimento autorizzativo si procede con la scelta delle imprese che realizzeranno la ristrutturazione della casa. Nella maggior parte dei casi le imprese coinvolte sono sempre più di una, anche se spesso una sola prende l’appalto e poi in cascata assegna parte dei lavori (impianto elettrico, impianto idraulico, impianto di condizionamento, cartongessi…) a imprese distinte.
Tutto ciò è regolare e consentito a patto che vengano rispettate le norme sulla sicurezza ovvero venga nominato un coordinatore per la sicurezza in cantiere sia in fase di progettazione (il tecnico abilitato produrrà un PSC, Piano della Sicurezza in Cantiere) che di esecuzione (ovvero il coordinamento delle imprese durante i lavori di ristrutturazione casa). In caso di infortuni sul lavoro il committente è chiamato in solido a rispondere dei danni creati o subiti.
Legge 10/91, relazione sul risparmio energetico
Se la ristrutturazione casa prevede il rifacimento degli impianti tecnologici, in alcuni casi potrà essere richiesta la presentazione della Legge 10/91 che dovrà essere redatta da un tecnico abilitato
Variazione Catastale
Conclusi i lavori si dovrà presentare l’aggiornamento della planimetria catastale (se sono state effettuate opere che ne modificano la scheda catastale) e presentare la fine lavori in comune, se prevista dalla tipologia di pratica.
Invio pratica all’ ENEA per le detrazioni fiscali
Se sono stati effettuati dei lavori che danno diritto agli incentivi fiscali per il risparmio energetico occorrerà procedere con l’invio telematico della pratica all’ENEA entro 90 gg della fine lavori.
Come posso calcolare il costo per ristrutturare casa?
Il costo per ristrutturare casa dipende da molti fattori:
- tipologia e complessità delle opere da realizzare: impianti, demolizioni, soppalchi…
- area di cantiere: se c’è la possibilità di utilizzare il cortile interno per il carico scarico dei materiali, possibilità di montare l’argano…
- scelta delle finiture: ovviamente finiture di maggior pregio faranno lievitare i costi più o meno sensibilmente
- acquisto dei materiali edili: negli ultimi anni sta cambiando il modo di fare acquisti e questo riguarda anche i materiali per le opere di ristrutturazione, dove chi ristruttura una casa decide in prima persona da chi rifornirsi pagando direttamente il fornitore, questo principalmente per limitare i costi. Anche questo è consentito ma occorre far attenzione al pagamento dell’IVA agevolata e ai bonifici per i pagamenti per evitare di avere poi problemi in fase di presentazione delle detrazioni fiscali
- superficie dell’immobile: più aumenta la superficie più si riduce il costo di ristrutturazione al metro quadro perché certi costi (professionisti, cantiere..) rimangono pressoché invariati abbassando il costo unitario
Esiste un modo per calcolare i costi per ristrutturare casa?
Premesso quanto detto sopra, non è possibile fare un calcolo anche solo spanno-metrico per i costi di ristrutturazione casa, senza aver valutato prima tutti questi fattori. Per avere però un valore di riferimento quando dobbiamo ristrutturare casa, ad esempio se vogliamo presentare un’offerta per l’acquisto di un immobile e vogliamo avere un ordine di grandezza dei costi da sostenere, possiamo utilizzare dei parametri di riferimento statistici (in base alle nostre esperienze) e che vanno dai 500 ai 700/800 € al mq per Milano e Provincia.
Ovviamente dipende molto dai passaggi sopra descritti, non ultima la “fretta” che spesso è, oltre che cattiva consigliera, anche l’origine di un cattivo lavoro quando si decide di ristrutturare casa
Devo realizzare dei lavori in casa, posso realizzarli in autonomia?
Tante volte crediamo che i lavori in casa da realizzare siano molto semplici e pensiamo di arrangiarci da soli. Bisogna prestare molta attenzione quando si decide di eseguire semplici lavorazioni in autonomia perché si può andare incontro ad una serie di problemi in caso di guasti arrecati a terzi, infortuni, opere non realizzate ad opera d’arte. Noi consigliamo sempre di affidarsi ad un professionista per la definizione dei lavori e ad imprese qualificate per la ristrutturazione della casa, anche per lavori più semplici.
Ho deciso di procedere con il rifacimento del bagno a casa mia come mi devo comportare?
Prima di tutto occorre valutare se il nuovo bagno avrà la stessa “sagoma” di quello vecchio o se andiamo a modificare la distribuzione interna delle pareti (e quindi anche degli altri ambienti). Nel primo caso è più semplice perché non occorre presentare alcuna pratica in comune e/o realizzare un progetto (pur non perdendo il diritto a chiedere le detrazioni fiscali).
Nel secondo caso invece occorre verificare se i lavori che intendiamo realizzare rispettino i requisiti del regolamento edilizio e quello igienico sanitario, dopodiché andrà realizzato un progetto, presentarlo in comune e aggiornare la planimetria catastale a fine lavori .
Abito in un immobile molto vecchio e devo procedere con il rifacimento del bagno, come mi devo muovere ?
Il rifacimento di un bagno in immobili molto datati può presentare a volte delle insidie da un punto di vista burocratico, questo perché i regolamenti edilizi si sono evoluti negli anni soprattutto per quanto riguarda le dimensioni minime dei bagni e la realizzazione dei relativi antibagni. Anni fa infatti si potevano realizzare bagni cechi, molto piccoli e/o privi di antibagno.
Oggi la normativa non lo consente più, chi vive in immobili di questo tipo non è tenuto ad adeguarli secondo i parametri della nuova normativa ma, se si decide di metterci mano con una ristrutturazione casa, la soluzione finale dovrà rispettare la nuova normativa (ad eccezione di particolari impedimenti come ad esempio bagni cechi in piccoli appartamenti, dove ovviamente non si può realizzare un’apertura in facciata di una nuova finestra).
Per questi casi noi consigliamo di rivolgervi ad un tecnico abilitato per vagliare fattibilità e soluzioni.
Richiedi un contatto per parlare con un nostro professionista compilando il form e chiedi un preventivo ristrutturazione casa per realizzare le corrette pratiche edilizie, catastali e per le detrazioni fiscali.