“Cosa devo fare per ristrutturare casa“ è la prima domanda che ci si fa quando si decide di ristrutturare casa. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi ad un tecnico abilitato.
Questo perché non è poi così scontato spostare una parete, la quale può per esempio risultare portante, o ancora possono venir meno i rapporti areo-illuminanti, o peggio ci possono essere degli impianti. Da non sottovalutare nemmeno le tempistiche burocratiche (spesso sottostimate), le normative in materia di impianti, la verifica dei requisiti vigenti in quel momento, i vari costi calcolati dalle imprese coinvolte.
Affidarsi ad un tecnico esperto significa anche essere tutelati dal punto di vista di conoscenza fiscale (ad esempio per le detrazioni del 50% e 65%).
Per non parlare delle varie specifiche occorrenti. Qui di seguito ve ne elenchiamo alcune:
- analisi delle opere da realizzare
- individuazione del budget a disposizione
- calcolo e verifica di interventi detraibili (EcoBonus, Bonus Mobili, Bonus Casa)
- eventuali interventi di risparmio energetico per il futuro
- definizione dei vari percorsi burocratici (ASL, pratiche edilizie, analisi statistiche)
- definizione delle azioni operative ai fini della ristrutturazione (area di cantiere, comunicazioni al condominio)
Quando si inizia a ristrutturare si parte dall’aspetto amministrativo, in ottica di denuncia delle varie opere presso gli Uffici tecnici di competenza, col supporto del tecnico abilitato (fondamentale in queste fasi). Il Comune, attraverso il tecnico comunale incaricato, darà ove necessario suggerimenti per aggiustarne il progetto.
Una volta verificata la fattibilità e la correttezza del progetto sarà il Comune a dare o meno l’autorizzazione a procedere coi lavori (o richiederà della documentazione integrativa) nei casi stabiliti per legge. Per altre tipologie di interventi, il Comune si limiterà soltanto ad un controllo con immediato parere sulla possibilità di iniziare i lavori.
Pratiche comunali per la ristrutturazione casa?
Quale pratica comunale bisogna predisporre se intendiamo ristrutturare casa?
Innanzitutto distinguiamo le diverse opere che possono essere fatte:
- opere di ristrutturazione edilizia in prefabbricati esistenti
- opere da effettuarsi all’esterno del fabbricato (modifiche di sagoma, spostamento finestre, variazioni prospetto)
- opere limitate all’interno del fabbricato (ristrutturazione interna)
Tipologia di lavori di ristrutturazione
A seconda della tipologia di lavori, gli interventi possibili saranno:
- Comunicazione di inizio Attività Libera:I lavori potranno iniziare contemporaneamente alla presentazione della modulistica in Comune. In questo caso non sarà necessario effettuare pratiche di inizio o fine lavori.E’ prevista anche la C.I.A.L in SANATORIA, per denunciare opere già eseguite, a patto che queste siano state realizzate in conformità al regolamento edilizio e igienico-sanitario e previo pagamento della sanzione amministrativa di 1.000,00 €.
- Permesso di Costruire (P.d.C.):Questo permesso è da presentarsi in Comune in caso di avvio lavori per nuove costruzioni o interventi di ristrutturazione edilizia di un certo rilievo (variazione della sagoma, aumento di volumetria, interventi strutturali, recupero sottotetti ai fini abitativi).La pratica va presentata con un certo anticipo dall’inizio dei lavori, poiché I tempi di attesa per l’autorizzazione variano tra i 4 e i 6 mesi. Per opere simili va presentata la pratica di inizio e fine lavori, corredato con la variazione della planimteria catastale.
- Segnalazione Certificata d’Inizio Attività (S.C.I.A.):Elaborata da un tecnico abilitato, tale pratica va inoltrata al Comune di Milano per alcuni interventi previsti al P.d.C. Fanno eccezione gli interventi strutturali e/o gli interventi in zone vincolate.
- Permesso di Costruire in Sanatoria:Tale permesso costituisce l’autorizzazione che viene data a opere già eseguite e che quindi possono essere sanate (CIAL in SANATORIA); anche qui le tempistiche di autorizzazione vanno dai 4 ai 6 mesi.
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